Heidempergher Marzia

Il mio volo a vela è stata una scoperta casuale e un autentico colpo di
fulmine. L’idea di un modo diverso di affrontare il volo, la necessità di
formarsi anche mentalmente, l’aspetto emozionale del “volo libero e
silenzioso”, si sono insinuati nei miei pensieri. Mi incuriosiva. Mi intrigava.
Ho deciso quindi, paracadute in spalla, di sperimentarlo e nel 2009 ho fatto
uno stage. Scesa dal twin astir ho concluso: devo almeno provare a conseguire la licenza!!!
Il marito, da quel giorno, non si è ancora ripreso mentre, fortunatamente,
i figli si sono costituiti in fans club.
Il percorso della scuola ha rappresentato un’esperienza formativa importante, non solo
per gli aspetti teorici o di pilotaggio ma anche in termini di rapporti umani,
di autostima, di rigore e senso di responsabilità…e per le fantastiche
giornate in campo con gli amici del club.
A piccoli passi ho raggiunto obiettivi che non credevo nemmeno possibili…licenza compresa!
Dietro ogni linea di traguardo c’è una linea di partenza e ora, dopo un anno di forzosa
inattività, ho deciso di riprendere. Con tutte le difficoltà di una neo brevettata
rimasta un po’ troppo a terra con il naso per aria, vorrà dire che se non potrò
correre…. camminerò veloce!